Eugenio Messina e Valeria (Palermo)

Non amo tanto le recensioni, sia nel leggerle che nello scriverle.
Quelle positive  potrebbero essere gonfiate, poco rispondenti al vero.
Ma nel leggere quelle relative a “Oriental and Beyond”, esse sembravano illuminate dalla stessa luce.
Sfumature diverse ma tutte con lo stesso entusiasmo.

Si aggiunge il mio  per questo viaggio che sarà indimenticabile .
Ritengo che farsi accompagnare per mano, coccolati, rispettati, consigliati da Guido Mastrofini titolare di “Oriental and Beyond”, e dal suo staff, sia il modo migliore per conoscere la Thailandia.
La nostra guida Pasita, un insieme di simpatia , bravura e intelligenza, ci ha permesso , sia nella visita di Bangkok, sia nel tour del Nord, di accostarci in modo concreto alle tradizioni, alla religione, alle usanze dei Thailandesi.

Tutti ciò mentre colori sfavillanti, templi , monumenti, statue pregni  di storia e di misticismo, si succedevano con incredibile fascino.
Per il tour del Nord della Thailandia , ci siamo mossi, in due,  in modo privato, con un minivan, abilmente guidato da mister T , e accompagnati da Pasita che faceva da tramite nel rapporto con i thailandesi, persone amabili, che godono della nostra presenza.
Penso che il sorriso di compiacimento e la rispettosa  congiunzione delle mani in senso di ringraziamento  e di saluto mi accompagneranno per sempre.

Prima fase del nostro viaggio è stata una full immersion su Bangkok con gli scintillii del Palazzo Reale e dei templi con sfolgoranti rappresentazioni di Budda.
Ci siamo lasciati affascinare dalle stimolanti  e piccanti specialità della gastronomia Thay , sia dei ristoranti che degli street food.
Lungo il ben calibrato tour che interessava numerosi interessanti città come Sukhothai, Chiang mai, Chiang Ray etc, di cui non mi soffermerò a descriverne le meraviglie, abbiamo pure scelto l’accostamento alla natura con una giornata divertente fra gli elefanti e una fantastica traversata di  un tratto del fiume Kok  e la interessante visita a  una tribù villaggio lungofiume al confine con la Birmania.

La conclusione felice di questo viaggio si è consumata per circa quattro giorni in un’isola che mantiene un fascino primitivo, ancora non meta frequente di turisti.
Tramonti assaporati dalle spiagge,  gustosi cocktail sorseggiati di fronte un mare cristallino, le passeggiate in motociclo lungo le stradine delimitate da estese foreste alla ricerca di scorci incantevoli, sono alcune delle molteplici sensazioni che emergono pensando all’isola di Koh Kood.

I consigli e le precise istruzioni  di Guido Mastrofini sono stati preziosi per questi 14 giorni di  viaggio che  rimarrà impresso , oltre che nelle centinaia  di fotografie,  anche  nell’anima.